Quando

da 26 febbraio 2000 al 18 gennaio 2001

La collezione dei reperti fossili dei dinosauri è stata allestita presso il Museo del Territorio dal 26 febbraio 2000 al 18 gennaio 2001 in collaborazione con la Fondazione Metropolitan di Milano. In occasione dell’evento sono state presentate anche altre due collezioni minori: fossili sardi e farfalle.
Dopo le prime fasi di ricerca degli anni ‘20, nel Deserto del Gobi, da parte delle spedizioni centro-asiatiche organizzate dal Museo di Storia Naturale di New York, diverse grandi spedizioni hanno continuato ad approfondire con successo le investigazioni e hanno scoperto sempre più dinosauri, uova fossili, cuccioli, persino l’embrione del dinosauro carnivoro dentro l’uovo. Sulla base di questi ritrovamenti unici, la collezione dei dinosauri mongoli divenne la più importante del mondo per lo studio della lunga e drammatica storia di questo grande gruppo che dominò la terra per circa 150 milioni di anni e si estinse 64 milioni di anni fa.

La mostra dei dinosauri rappresentava una parte della collezione di reperti di proprietà del governo della Mongolia, che include alcuni tipi di dinosauri tra i più famosi al mondo. Per esempio il Tarbosaurusbaatar, il più grande carnivoro mai vissuto sulla terra. I tarbosauri mongoli erano parenti molto stretti dei tirannosauri del Nord America. Tra i reperti indimenticabili della mostra si ricorda il nido con uova di Oviraptor, reperto del Cretacico superiore, risalente a 85-80 milioni di anni fa all’embrione di Oviraptor, esemplare unico al mondo. Meritano di essere ricordati anche i reperti più importanti come i tarbosauri, di cui due in forma adulta con lo scheletro completo, uno in posizione eretta e uno in posizione allungata, e i più curiosi come il cosiddetto Big Mam, ovvero lo scheletro di Ovi- raptor sorpreso da una tempesta di sabbia nell’atto di proteggere il nido. Ma la famiglia di dinosauri in mostra era più numerosa e comprendeva anche il Gallimimus e l’Anserimimus in forma adulta, il Pittacosaurus, il Cranio di Goyocephale e quello di Pinacosaurus, il Choristodere, il Deinocheius, il Therizinosaurus, il femore e l’omero di Sauropode, lo scheletro completo di Protoceratops, l’Hadrisauru baby, la Tartaruga Mongolochelys e tanti altri, compresi 15 fossili di diverse specie tra uova, pesci, insetti, molluschi e piante. La mo- stra infine era corredata da pannelli esplicativi, da fotografie dei ritrovamenti nel deserto del Gobi e da quattro modelli animati che affascinavano tutti i piccoli visitatori, il T-Rex, il Triceratopo, lo Stegosauro e il Deynonichus. Ad oggi, la mostra sui Dinosauri, con i suoi 170.000 visitatori, rimane ancora la mostra più visitata in assoluto in Sardegna.