Quando

dal 16 dicembre 2007 al 30 settembre 2008

Nel 2008, il Museo del Territorio del Consorzio Sa Corona Arrùbia, tra le diverse attività, ha realizzato, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Toscana e la Società Contemporanea Progetti, la mostra di livello internazionale Gli Etruschi: un’antica civiltà rivelata, inaugurata il 16 dicembre 2007 e terminata il 30 settembre 2008.
La mostra ha raccontato la quotidianità, l’arte e la cultura del popolo che fu il più importante della penisola italica prima del do- minio di Roma. I reperti rappresentavano una straordinaria varietà di documentazione e spaziavano dagli oggetti di cultura materiale e di uso quotidiano a vere e proprie opere d’arte, spesso di estrema rarità e particolare pregio. Tra queste spiccano per esempio le anfore attribuite a personalità artistiche del calibro del pittore di Micali, del pittore della Tolfa e di Praxias, esempi di ceramica etrusco-corinzia e di ceramica attica, coppe ioniche e buccheri. La mostra raccoglieva oltre 500 pezzi, reperti di archeologia etrusca provenienti dal Museo Archeologico di Firenze e in massima parte dalla Collezione Cambi di Chiusi – la più grande collezione privata italiana di reperti etruschi, per la prima volta in Italia dopo essere stata esposta ad Atlanta, negli Stati Uniti e in Germania.

La mostra era divisa in tre grandi padiglioni in cui erano state ospitate le relative sezioni tematiche e che rappresentano le linee fondamentali della vita etrusca (Spiritualità, Territorio, Identità) attraverso opere d’arte e manufatti che hanno caratterizzato la Civiltà etrusca dalle sue origini, nel IX secolo a.C, all’affermazione di un ruolo dominante sulla penisola Italiana, nel VI secolo a.C. La prima sezione era dedicata alla presentazione e illustrazione della spiritualità e della religiosità di questo popolo, dunque anche alle credenze e ai timori relativi alle malattie e alla morte. Quest’ultima si caratterizzava per un forte legame con le abitudini e le necessità del vivere quotidiano, per cui per i defunti veniva ricreato l’ambiente domestico.

La sezione centrale presentava invece l’ambiente naturale e le risorse del territorio all’epoca degli Etruschi. Nella stessa era presente anche la parte dedicata all’alimentazione e agli utensili e manufatti d’uso quotidiano, così come la presentazione di altre importanti attività legate all’ambiente domestico quali la filatura e la tessitura.
Nella terza sezione, infine, venivano illustrati quegli aspetti della civiltà e della vita quotidiana più legati alla società nel suo complesso: il commercio marittimo (un’attività strettamente legata alla nascita di nuove classi sociali) il banchetto, i giochi, il ruolo dell’uomo e della donna, l’uso della scrittura. La sapiente e suggestiva ambientazione creata per l’allestimento espositivo, arricchita da supporti didattici, iconografici e testuali, aiutava il visitatore a percepire l’anima dei pezzi esposti e contribuiva a contestualizzare i preziosi esemplari esposti in mostra.